Il Reale Osservatorio Astronomico di Palermo affonda le sue origini nel 1790 quando, sotto la spinta riformista del viceré Francesco d’Aquino, principe di Caramanico, re Ferdinando di Borbone acconsentì a finanziare la costruzione di una moderna Specola che fosse da supporto alla cattedra di Astronomia, istituita pochi anni prima dall’Accademia dei Regi Studi di Palermo. La scelta del luogo cadde sulla Torre Pisana del Palazzo Reale poiché tale sede soddisfaceva i necessari requisiti di solidità ed elevatezza, essenziali per le attività di un osservatorio astronomico. La vita scientifica dell’antica Specola proseguì tra scoperte, successi e riconoscimenti della comunità internazionale, alternati a periodi di declino. Nel secolo scorso gli spazi per la ricerca astronomica sono stati ricavati nei piani inferiori, mentre le sale originarie sono state allestite nel 2001 per accogliere l’odierno Museo della Specola.

I beni custoditi presso il Museo della Specola e gestiti dall'INAF, che si occupa della loro tutela e valorizzazione, sono di proprietà dell'Università degli Studi di Palermo. Il Museo della Specola fa parte della rete di musei che costituiscono il Sistema Museale di Ateneo.

Per le immagini degli ambienti © Salvatore Speziale - per i testi descrittivi degli stessi © Manuela Coniglio