Archivio Attivo Arte Contemporanea
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COSMOGONIE
il grande mistero dell’universo esplorato da
Paolo Barlusconi
progetto culturale interdisciplinare a cura di Michele Caldarelli
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COSMOGONIE
PROGRAMMA DELL'EVENTO incontro di apertura - giovedì 29 novembre 2008
Fabio Gabrielli - ricercatore in antropologia filosofica dell'Università
L.U.de.S. di Lugano Philppe
Jetzer - professore titolare dell'Istituto di Fisica Teorica dell'Università
di Zurigo INTRODUZIONE ALLA MOSTRA L’ARGOMENTO del progetto è il COSMO. Un cosmo inteso come MULTIVERSO visto, letto e interpretato mettendo a confronto le più diverse teorie che via via vengono raccontate e spiegate in occasione di incontri, manifestazioni e convegni a carattere interdisciplinare. L’intenzione programmatica del progetto, qui a Lugano alla sua settima tappa espositiva, è quella di sviluppare un clima di sinergia possibile fra le arti e le scienze che non trascuri alcuna disciplina e ne favorisca ispirazione reciproca proponendo interventi di fisici, astronomi, matematici, architetti, poeti, filosofi, astrofisici, botanici... IL SENSO del termine cosmogonia contiene il concetto di generazione e, relativamente a ciò, si vuole mettere in luce quanto siano interessanti sia le considerazioni di carattere scientifico sia le interpretazioni di carattere mitologico o fantastico. Gli spunti di confronto nascono pertanto dalle varie visioni del cosmo che la storia dell’uomo ha prodotto nei secoli. Quindi, buchi neri e stringhe cosmiche si pongono sullo stesso piano di stimolo creativo delle visioni del mondo delle civiltà mesopotamiche o precolombiane. LE OPERE esposte sono realizzate da Paolo Barlusconi con i materiali più disparati di uso quotidiano e di produzione industriale, utilizzati come elementi, segni alfabetici o grammaticali per articolare un racconto. Ogni opera viene creata, più che plasmando la materia secondo i principi della pittura o della scultura, provocando, agli occhi dell’osservatore, una sorta di passaggio di stato degli oggetti utilizzati, ponendo in comunicazione due universi paralleli attraverso una sorta di paradosso. Concentrando l’attenzione sulla forma semplice, propria degli oggetti, resa irriconoscibile ad un primo esame, trasformandola in qualcosa di enigmatico e completamente nuovo. L’estro creativo però non è lasciato al caso... ogni opera viene anzi elaborata tenendo presenti regole e funzioni geometrico-matematiche di proporzionamento (la Sezione Aurea, ad esempio) in base alle quali tutto viene strutturato secondo rapporti di equilibrio la cui ragion d'essere è scandita dai numeri. Operando così una rivisitazione degli oggetti a livello formale, a prescindere dalla loro funzionalità, ogni elemento diventa il mattone, il modulo con il quale viene creata l'opera; si potrebbe parlare di una metamateria, cioè di una materia che va oltre la propria funzione originaria, oppure, anche di una trasfigurazione dell'oggetto di uso comune. LA BIBLIOTECA Il tratto distintivo di ogni istituzione pubblica, in particolare di una biblioteca, è l'insieme dei valori materiali e spirituali che essa custodisce e riesce a trasmettere. Una biblioteca non è soltanto un luogo deputato alla conservazione delle preziose testimonianze del passato, ma un'occasione di confronto e di crescita culturale; un luogo che raccoglie un tesoro di risorse potenziali in continua evoluzione con il tempo e nel tempo; un ambiente il più possibile accogliente, dove si partecipa attivamente alla costruzione del sapere personale e collettivo, globale e locale. La Biblioteca cantonale di Lugano, come il Liceo o il museo di Belle Arti di Villa Ciani, rappresentano le istituzioni culturali storicamente e socialmente più importanti della Città di Lugano e del Cantone. Essa è iscritta nell'elenco dei monumenti storici ed artistici del Cantone Ticino e costituisce tuttora una presenza altamente significativa del nostro passato. Fu realizzata mentre in Europa imperversavano l'odio e le forze di distruzione, ma apparve da subito come un atto di coraggio della Repubblica ticinese per sottolineare l'importanza dell'italianità in Svizzera e segnò nel contempo, sullo slancio tracciato dalle avanguardie europee, l'inizio coraggioso di un nuovo cammino dell'architettura del nostro Paese, verso la conquista di una visione razionale e funzionale dello spazio. La Biblioteca custodisce circa 300'000 documenti e 1'300 periodici. Oltre ad opere di consultazione, saggistica e narrativa, i fondi offrono documenti secondo i settori di specializzazione della Biblioteca: religione, teologia, arte, linguaggio, filologia, linguistica, letteratura, con particolare riferimento alla cultura italiana. Vi sono depositati la collezione della Libreria Patria e numerosi fondi speciali tra cui: 198 incunaboli, 1'825 cinquecentine, un fondo di edizioni bodoniane, i fondi Romano Amerio, Mario Jäggli, Cesare Magni, Angiolo Martignoni, Romeo Manzoni, nonchè l'Archivio Prezzolini con i fondi in esso custoditi. per
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