Archivio Attivo Arte Contemporanea
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"Tessere di Cielo"
la puntata genovese di
"Come le Nuvole"
una mostra virtuale di opere di
GIAMPIERO REVERBERI
PROGETTO E IDEAZIONE GRAFICA A CURA DI MICHELE CALDARELLI

Palazzo Bianco - Musei di Strada Nuova - Genova




Grazie alla collaborazione con la direzione dei Musei di Strada Nuova
che ha gentilmente fornito le riprese fotografiche del Museo stesso, con questa rassegna "Tessere di Cielo" si avvia un percorso propositivo parallelo e "virtuale" della rassegna interdisciplinare

"Come le Nuvole"

Nelle immagini compaiono, nella parte alta degli ambienti, i dipinti di Giampiero Reverberi ospite "virtuale" del museo, mentre nella parte bassa e nella loro reale collocazione, troviamo le opere che costituiscono il reale patrimonio del museo stesso.

Sfiorando col puntatore del mouse gli oggetti presenti in ogni pagina
dove disponibili si aprono dei pop up di descrizione, mentre cliccando si aprono delle pagine di approfondimento.

Questo nuovo percorso si affianca alla programmazione di mostre e incontri attualmente ancora in via di sviluppo di "Come le Nuvole", una rassegna progettata in progress che ha preso l'avvio come parte di un convegno interdisciplinare tenutosi a Como nel 2012 presso il Polo Regionale del Politecnico di Milano ed è stata presentata successivamete al museo di Villa Carlotta, a Tremezzo (Como) e al Palazzo Ducale di Revere, sede del Museo del Po. Si tratta di una mostra di opere, dipinti e acquarelli dell'artista Giampiero Reverberi. L'argomento, a partire dalla suggestione delle nuvole, vuole fornire oggetto di riflessione sul mutamento e la metamorfosi come metafora dell'esistenza umana, ma anche come carattere intrinseco dei sistemi complessi in natura e oggetto di studio di discipline come la meteorologia o la fisica, l'astronomia, la cristallografia e via dicendo...
In questa nuova rassegna le opere dell'artista Giampiero Reverberi, proponendosi ancora una volta come simbolo transeunte, fluttuano nell'interno del museo ponendosi a colloquio con i dipinti e con le piastrelle in ceramica della collezione del museo stesso. Volutamente anamorfizzate prospetticamente nell'atto di librarsi all'interno delle sale, si manifestano come presenze effimere e volatili, imitando mimeticamente quelle "nuvole" immaginifiche, quanto reali, formate dal passaggio e dalla persistenza spazio temporale dei corpi dei visitatori.

I Musei di Strada Nuova sono costituiti da tre splendidi palazzi che si affacciano su Via Garibaldi, la cinquecentesca “Strada Nuova”: Palazzo Rosso, Palazzo Bianco e Palazzo Doria Tursi. Collegati oggi da un unico percorso di visita, gli edifici conservano al loro interno un patrimonio di eccezionale importanza, che comprende dipinti, sculture, mobili, tessuti, ceramiche, monete e altri tipi di arredi e che culmina con il famoso violino “Il cannone” posseduto da Nicolò Paganini. Iniziando la visita da Palazzo Bianco, eretto fra il 1530 e il 1540 per Luca Grimaldi, membro di una delle più importanti famiglie genovesi, ci si imbatte subito in una straordinaria galleria di dipinti, che non soltanto ci raccontano lo splendore dell’arte genovese seicentesca, ma ci conducono attraverso un itinerario che comprende capolavori della pittura fiamminga e di altri centri. Un’incredibile ricchezza e varietà di proposte, testimonianza della vitalità e dell’apertura culturale di Genova, centro di incontro tra civiltà, linguaggi, tecniche e stili diversi attraverso tutti i secoli della sua storia.
L’allestimento del museo - caratterizzato da un estremo rigore formale, da scelte cromatiche ridotte al minimo (bianco sporco, grigio e nero), dall’uso dell’ardesia a spacco come rivestimento di alcuni ambienti e dal disegno funzionale dei supporti per le opere, in materiali industriali verniciati in nero - si deve all’architetto di formazione razionalista Franco Albini che, insieme al Direttore di allora Caterina Marcenaro, delineò in Palazzo Bianco, riaperto nel 1950 dopo le ricostruzioni postbelliche, un modello museologico e museografico moderno e aggiornato, guardato a livello nazionale e internazionale. Il carattere delle scelte allestitive e di arredo del dopoguerra - si vedano le sedie “tripoline” in legno e cuoio per il pubblico - connota ancora oggi il percorso espositivo nei suoi tratti essenziali.

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Per saperne di più su "Come le Nuvole" visitate le pagine dedicate alla storia e al percorso della rassegna
Per saperne di più sui Musei di Strada Nuova di Genova visitate il sito ufficiale

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