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Attivo Arte Contemporanea
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![]() 2 nel S(c)acco, versione n. 1 con l'uso aggiunto di dadi, è un cosiddetto libro per gioco; si tratta di un nuovo esperimento, meglio la prima puntata di un esperimento cross mediale fra diverse dimensioni ludiche, editoriali, di edutaintment e tanto altre ancora. Come funziona il progetto? In maniera molto semplice: armatevi di forbici, colla, scotch, cartoncino e tutto quanto vi suggeriscano immaginazione e creatività. Il resto, ma proprio tutto il resto, ve lo fornisce il Team de I Giochi di Alfonso (formato da Michele Caldarelli, Stefano Misesti e Luigi Viazzo). Il gioco 2 nel S(c)acco in formato libro da ritagliare e colorare, potete trovarlo e acquistarlo su ISSUU Nel
dettaglio ecco che cosa troverete nel volume: Le pedine e la scacchiera da colorare, oltre a consentire di effettuare la personalizzazione del gioco, daranno la possibilità a grandi e piccini di interagire, divertendosi insieme. In quest’ottica, troverete nelle ultime pagine del volume anche delle sagome a tutta pagina, onde permettere ai più piccoli (e perché no, anche ai più grandicelli e agli adulti) di colorarle e dare vita a delle piccole “opere d’arte” da conservare o mostrare a conoscenti e amici. Il tutto per farvi divertire con un nuovo e intrigante gioco, ispirato, però, alla tradizione. 2
nel S(c)acco è...
Non
esiste la posizione di “sotto Scacco”, ovvero l’obbligo di
spostare il Re quando è minacciato da un pezzo avversario (quindi
non è obbligatorio spostare il Re o difenderlo con un altro pezzo). I
pezzi avversari vengono mangiati/catturati/presi come negli Scacchi
tradizionali. Il
piano di gioco è la tradizionale scacchiera con 64 caselle bianche e
nere. Vengono
utilizzati due dadi a 6 facce. Esiste
una precisa identificazione fra le icone sui dadi e singoli pezzi. Il Gioco, a dire il vero, si ispira a una vecchia fiaba che solo I Giochi di Alfonso conoscono... Si narra che un mercante, di nome Alphonsus, in viaggio per affari avesse ascoltato da un araldo uno strano messaggio, quasi una supplica. C’era un vecchio Re che viveva assillato da un terribile cruccio: non riusciva a dialogare con il figlio, che sembrava solo attendere la fine dei suoi giorni, per succedergli sul trono del regno. Il Re, attraverso i suoi messaggeri, prometteva ricchezze enormi a chi avesse avuto un’idea capace di fargli recuperare l’affetto del figlio, coinvolgendolo in una qualche attività da svolgere in comune. Alphonsus, da sempre appassionato di giochi da tavolo, grazie ai quali trascorreva il tempo libero durante i suoi viaggi di lavoro, provò allora a fare mente locale; in fondo, se avesse fatto centro, le sue peregrinazioni, per sbarcare il lunario, sarebbero finite. Alphonsus, grande appassionato del Gioco degli Scacchi, ebbe così un’idea: inventò un ludus che si sarebbe svolto in un mondo, in un universo parallelo, dove due sovrani, a braccetto e in sincronia, ne avrebbero sfidati altri; così ogni partita avrebbe permesso a padre e figlio di dare battaglia, insieme e a livello immaginario, ai regnanti vicini. L’idea si rivelò vincente e così padre e figlio iniziarono a giocare partite a ritmo incessante lanciandosi, da un tavolo all’altro, occhiate di reciproca complicità: i match si susseguivano e l’intesa cresceva ma... qualcuno tramava nell’ombra... Così il Gioco andò perduto nelle maree del tempo e fra le doline carsiche... almeno fino a oggi... Il gioco 2 nel S(c)acco in formato libro da ritagliare e colorare, potete trovarlo e acquistarlo su ISSUU |
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