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Luigi Veronesi Razionalismo lirico 1927-1997 a cura di Luciano Caramel e Claudio Cerritelli Ed. Mazotta 1997 255 pp. 24 x 30 cm. ill. b/n e col. |
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Dei rapporti di Veronesi con l’astrattismo europeo della prima metà del Novecento, della sua avventura di ricerca all’interno di quello italiano, nel confrontarsi con le varie discipline (dalla fotografia alla pittura, alla scenografia teatrale,, alle tecniche di animazione cinematografica, per citarne solo alcune) possono dare notizia almeno una cinquantina di pubblicazioni a lui dedicate. Non poca è l’informazione che possiamo ricevere anche soltanto dall’ultimo catalogo, edito in occasione dell’antologica allestita a Cantù (Galleria del Design novembre 1997-gennaio 1998). La rassegna raccoglie circa duecento opere realizzate dall’artista nell’arco di settant’anni, dal 1927 ad oggi, e dà concreta testimonianza della sperimentazione a tutto campo condotta nel tempo da Veronesi. Per l’occasione è stato riunito un insieme di opere di tutto rispetto, sia per l’arco temporale considerato che per la varietà delle tecniche contemplate, che permette da un lato la verifica storica del percorso artitico e, dall’altro, l’individuazione delle matrici culturali e delle teorie che ne caratterizzano lo sviluppo. Ma se la storicizzazione dell’excursus artistico è di fondamentale importanza per il riconoscimento dell’originalità del contributo fornito alla cultura dall’autore, vorremmo, una volta tanto, rimandare le considerazioni di tipo più "specialistico" alla lettura del volume.
Da "Luigi Veronesi, un’inesauribile vitalità" di Michele Caldarelli pubblicato da
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