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Speciale XLVIII Biennale di Venezia

 

COSTAS VAROTSOS

GRECIA
XLVIII BIENNALE DI VENEZIA

Ed Ministero della Cultura 1999
a cura di Anna Kafetsi
testi di:
Elissavet Papazoi
Anna Kafetsi
Florent Bex
Achille Bonito Oliva
lingua ital/ingl/greco
80 pp. 21x24 cm.
33 ill. b/n e col.

Costas Varotsos (nato nel 1955 ad Atene dove vive e lavora) è stato scelto da Anna Kafetsi (direttrice del National Center of Contemporary Art di Atene) assieme a Danae Stratou e Evanthia Tsantila a rappresentare la Grecia alla 48a Biennale di Venezia. Essi intervengono nel padiglione greco con installazioni multimediali utilizzando differenti approcci metodologici e differenti mezzi nel relazionare le loro opere con lo spazio concreto. Costas Varotsos , dalle sue prime costruzioni pubbliche antropomorfe e monumentali fino alle più recenti invenzioni scultoree, ha concepito la scultura come un processo poetico. L'artista crea installazioni utilizzando vetro, pietra, acqua, fogli di plastica, impiegati in un andamento seriale, con le quale instaura un dialogo con lo spazio e l'ambiente. L'opera di Varotsos si basa sulla opacità della forma e la trasparenza della materia utilizzata che permette alla sguardo di penetrare le grandi dimensioni delle installazioni, composte da materiali dal taglio imperfetto a sottolineare la precarietà della vita. Nel suo intervento nel padiglione greco alla Biennale di Venezia l'artista elabora la metafora dell'onda e della separazione dell'acqua ma anche l'idea di tranquillità e navigazione sul mare. (R.M.C.)


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