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Da Madì a Madì
1946-1999
Civica Galleria
d'Arte Moderna
Gallarate

a cura di:
Emma Zanella Manara
e Anna Canali
Ed.Gabriele Mazzotta
Milano 1999
140 pp. 21,5x 21.5 cm

100 ill. col e b/n
lingua:. italiano

Il Movimento Madì nasce in Argentina nel 1944 nell'ambiente dell'arte non-figurativa che si era creato intorno alla rivista "Arturo". Tra gli ispiratori e fondatori del movimento Madì, vi sono Carmelo Arden Quin, Gyula Kosice, Edgar Bayley e Rhod Rothfuss, cui si aggiunsero intellettuali e artisti come Tomàs Maldonado, Torres Garcia, Vincente Huidobro, Martin Blaszko, Salvador Presta ed altri. La parola Madì significa MAterialismo DIalettico, proponendo con Materialismo una geometria dove l'oggetto-opera non rappresenta, non esprime, non significa, non è in rapporto con un soggetto, ma è vero in sé, e Dialettico perché descrive in termini empirici lo sviluppo storico del pensiero. Un'arte inventiva, originale, ludica che dall'Argentina ha trasformato Madì in un movimento internazionale con esponenti in Uruguay, Stati Uniti, Giappone, Francia, Spagna, Italia, Belgio e Ungheria. La prima mostra Madì si tenne a Buenos Aires nel 1946 mentre in Italia solo nel 1955 a Firenze, mostra cui partecipò come unico italiano Salvador Presta. Nel !984 Presta, definitivamente rientrato in Italia dall'Argentina, costituirà a Genova il Gruppo Madì Italiano cui aderirono tra gli altri Contemorra, Esposto, Loi, Reali F.Frangi, Rino Sernaglia, Elena Fia Fozzer realizzando importanti esposizioni in gallerie e musei. La Civica Galleria d'Arte Moderna di Gallarate ha presentato (dal 17 ottobre al 14 novembre 1999) per la prima volta in Italia con la mostra "Da Madì a Madì 1946-1999" un panorama di questo movimento artistico internazionale, dalla sua nascita in Argentina fino agli ultimi sviluppi di oggi. Con l'occasione si è potuto anche costituire al museo un archivio di testi storici, documenti e bibliografie aggiornate, dedicato al Madì internazionale curato da Emma Manara Zanella e Anna Canali, cui si deve anche l'organizzazione della mostra. La rassegna ha segnato anche la donazione da parte degli artisti di una loro opera che andrà a costituire un fondo specifico riservato a Madì presso il Museo, che ben può affiancare la ricchissima sezione del MAC (Movimento Arte Concreta), costituita con analoghe modalità nel 1983. (R.M.C.)


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