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AA.VV.
Filosofi e animali
nel mondo antico


Ed. ETS - Pisa 1994
190 pp. 22 x 14,5 cm.
ISBN 88-7741-745 -5

Centro di Bioetica Genova
convegno internazionale
a cura di:
Silvana Castignone
e Giuliana Lanata

Saggi di:
Liliane Bodson
Giorgio Camassa
Silvana Castignone
Stella Georgoudi
Giuliana Lanata
Patrizia Pinotti
Giuseppina Santese
Mario Vegetti

(Dal risvolto di copertina...) Ogni ricerca che si spinga alle frontiere della vita rappresenta un viaggio: il viaggio di colui che desidera avventurarsi per piste sconosciute o poco battute. Su queste piste, non sarà difficile comprendere che il concetto di vita si riferisce sì all’uomo ma nell’uomo non si esaurisce. Tutte le forme viventi non umane, dagli animali alle piante, sono pur esse vita. E alla vita appartengono altresì le cose che si continuano a chiamare inanimate. Vi appartengono, perché contribuiscono a formare l’ecosistema in cui l’intero universo procede nella sua lunghissima storia. L’universum, si suol dire. Ma meglio si direbbe: il multiversum della vita. [l’editore].

Da molti è avvertito l’impegno di diffondere, non solo tra gli specialisti ma anche presso il grande pubblico, le prospettive animalistiche e ambientalistiche contemporanee. In particolare, per quel che concerne gli animali, è in atto un profondo processo di trasformazione della sensibilità e dell’atteggiamento nei loro confronti. Il cerchio dell’etica si espande. E mentre prima comprendeva soltanto gli esseri umani, adesso si sta allargando fino a includere gli animali non-umani, verso i quali l’uomo riconosce finalmente di avere dei precisi doveri, arrivando in certi casi ad attribuirgli dei veri e propri diritti.
Con questo volume, la riflessione si è volta al passato, per ripercorrere l’affiorare e il riaffiorare nella filosofia antica dell’idea che tra l’uomo e l’animale non c’è e non deve esserci una cesura netta. Del resto, nelle pagine dei filosofi e dei moralisti antichi gli animali si aggirano con una frequenza proporzionale a quella che era la loro visibilità nel mondo di quel tempo, sia agreste che urbano. Una visibilità che. si imponeva non solo alle servette di Tracia, ma anche ai Signori del Pensiero. Una visibilità che spesso è stata poi negata e ricacciata di là dalla soglia della coscienza. E per questo, una visibilità da recuperare. Platone e Aristotele, Pitagora e Porfirio, Plutarco, Cicerone e Lucrezio, per esempio: pure loro nostri contemporanei.

• PLATONE.• Se mai esiste qualche animale intelligente oltre all’uomo, come pare siano le gru, io credo che opporrebbe le gru come base per l’unità di genere a tutti gli altri animali e raccoglierebbe in un identico genere assieme agli altri anche gli uomini, e forse non li chiamerebbe altrimenti che col nome di bestie.
• CICERONE.• Far del male a una bestia è dunque un delitto.
• ELSA MORANTE.• Mentre i tuoi pari, gli animali celesti, gustan le folli indolenze, le antelucane feste di guerre e cacce senza cuori, perché tu qui con me? [Canto per il gatto Alvaro]

 

 



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