AA.VV. Centro di Bioetica Genova |
(Dal risvolto di copertina...) Ogni ricerca che si spinga alle frontiere della vita rappresenta un viaggio: il viaggio di colui che desidera avventurarsi per piste sconosciute o poco battute. Su queste piste, non sarà difficile comprendere che il concetto di vita si riferisce sì all’uomo ma nell’uomo non si esaurisce. Tutte le forme viventi non umane, dagli animali alle piante, sono pur esse vita. E alla vita appartengono altresì le cose che si continuano a chiamare inanimate. Vi appartengono, perché contribuiscono a formare l’ecosistema in cui l’intero universo procede nella sua lunghissima storia. L’universum, si suol dire. Ma meglio si direbbe: il multiversum della vita. [l’editore]. Da
molti è avvertito l’impegno di diffondere, non solo tra gli specialisti
ma anche presso il grande pubblico, le prospettive animalistiche e
ambientalistiche contemporanee. In particolare, per quel che concerne
gli animali, è in atto un profondo processo di trasformazione della
sensibilità e dell’atteggiamento nei loro confronti. Il cerchio dell’etica
si espande. E mentre prima comprendeva soltanto gli esseri umani,
adesso si sta allargando fino a includere gli animali non-umani, verso
i quali l’uomo riconosce finalmente di avere dei precisi doveri, arrivando
in certi casi ad attribuirgli dei veri e propri diritti. •
PLATONE.• Se mai esiste qualche animale intelligente oltre all’uomo,
come pare siano le gru, io credo che opporrebbe le gru come base per
l’unità di genere a tutti gli altri animali e raccoglierebbe in un
identico genere assieme agli altri anche gli uomini, e forse non li
chiamerebbe altrimenti che col nome di bestie.
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