Giorgio Celli Bestiario postmoderno ISBN 88-7021-894-5
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I bestiari vengono considerati, per lo più, delle opere “datate”, dei fossili letterari, da imbalsamare e da porre, tra codici alluminati e bibbie miniate, nelle teche di cristallo delle biblioteche e dei musei. Dal mio punto di vista, mi sembra, invece, che lo “spirito” di questi libri sentenziali, niente affatto tramontato, sia solo in parziale eclissi, o in incognito. Esclusi dai trattati di Zoologia, i bestiari sono divenuti luoghi comuni, o modi di pensare; dati come morti hanno acquistato l’invisibile potere dei fantasmi. Perché, volenti o nolenti, noi continuiamo a confrontarci con gli animali, onirici, o reali, che frequentano il nostro mondo, o quello parallelo, e speculare, dei nostri sogni. E non parlo mica delle faune fantastiche di Borges! Parlo dei bestiari che governano ancora la nostra vita quotidiana, degli animali “altri”, che seguitiamo, imperterriti, a invocare.
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