Gian Franco Arlandi
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(...) Un trittico per rifondare
la civiltà. Attraverso tre tappe e sezioni (Memoria, Sperimentale
e Poeti), Gianfranco Arlandi (1922). docente,
pittore e semiotico, in questa silloge che raccoglie l'esperienza
lirica di anni detta le coordinate per ri progettare l'universo umano
delle idee e dei valori, individua con la lucidità del filosofo e
dello scienziato una nuova visione per ricuperare il destino dell'umanità
sospesa sull' abisso della propria decadenza: "Nell'insipiente dissipata
quotidianità, / numerose imposizioni
t'assalgono:/ l' homo oeconomicus t'inchioda / alla croce dell'esistere
persistente, / l'homo tecnologicus ti costringe ad assuefarti a lui,
/ l' homo ululans / t'abbatte i simboli / e ti spaventi chiudendoti
in te, / solipsistico". Gian Franco Arlandi (Tortona
1922) pittore e poeta, docente e ricercatore, estetologo e semiotico.
Attivo nelle mostre d'arte sacra e astratta-sperimentale esponendo
poesie, con opere nei Musei di vari Paesi. Roma 1960: primo dei vincitori
di Cattedra in Storia dell'Arte nei Licei in concorsi nazionali; Urbino
1971: si specializza in semiotica audio-visiva all'Istituto Internazionale
di Linguistica e Semiotica. Pubblica: Scuola e arte Julia Dertona
(1953); Spazio costrutivo Anne Frank (1968); Fogazzaro antico
e moderno Angeli (1984); Der Semiotik Wittgensteins Angewandte
Semiotik (1984); Dynamigue de la connaissance (1986); Semiotica
dell'estetica Panorama Lombardia (1987); Suono-parola-immagine
Isella (2003); Morfogenesi Appacuvi (2003). Espone "Suono-parola-immagine"
in S. Tommaso da Canterbury a Corenno Plinio (2003). |