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Galleria d'Arte Il Salotto via Carloni 5/c - Como - archivio storico documentativo
Jean Raine
note biografiche

 1927 Jean Raine nasce il 24 gennaio a Schaerbeek, Place des Bienfaiteurs (Bruxelles) in una famiglia che lo avvicina ben presto al mondo dell’arte.

1941 Legge i testi teatrali del drammaturgo belga Michel de Ghelderode ; suona alla sua porta e simpatizza con lui.

1943 Frequenta il gruppo surrealista belga, principalmente alla "Taverne" del Palais des Beaux Arts. Grazie al Duca D'Ursel, autore del film surrealista "La Perle", fa la conoscenza di André Thirifays, fondatore della Cinémathèque de Belgique. Incontra Marcel Lecomte, René Magritte, Louis Scutenaire, André Souris.

1945 Per guadagnarsi da vivere, dopo gli studi universitari, lavora alle Editions du Fresne. Dopo la Liberazione frequenta assiduamente le "Dimanches de Luc Hasaerts" creatore del Séminaire des Arts. Fa la conoscenza di tutti coloro che contano nel mondo delle arti e delle lettere, sia di nazionalità belga che stranieri, di passaggio a Bruxelles. Fra questi Pierre Alechinsky che gli resterà amico per sempre, grazie e malgrado Cobra, Goemans, Paul Delvaux, Henri Storck. Per quello che permette la situazione militare, si reca in Olanda dove scopre allo Stedelyk Museum d'Amsterdam una mostra di giovani artisti olandesi organizzata da Sandberg che incontra. Al suo ritorno in Belgio redige un articolo su questi artisti, articolo d’altronde rifiutato dal Journal des Beaux-Arts. Si trattava di coloro che più tardi avrebbero fatto parte del movimento Cobra.

1946 Periodo di effervescenza a tutti i livelli. A Bruxelles, il Palais des Beaux Arts è punto d'incontro per artisti, pittori, musicisti e scrittori di tutto il mondo. J.R. partecipa a tutte le manifestazioni di quel momento. Nella cornice del Jeune Théâtre du Séminaire des Arts, realizza le scenografie della rappresentazione di Vitrac "Victor ou les Enfants au Pouvoir" messa in scena da Michel de Ré, fa la conoscenza di Juliette Gréco, Georges Malkine e soprattutto dell'attrice Nadine Bellaigue - che sposerà più tardi e da cui avrà un figlio Boris. Nel medesimo periodo, Henri Langlois organizza al Bon Marché la prima mostra all’estero della Cinémathèque française. J.R. collabora con lui, tiene delle conferenze sul pré-cinéma e sul disegno d'animazione. Inizia a lavorare a Parigi con Langlois. Facendo coincidere la vita professionale con quella sentimentale J.R. raggiunge Nadine Bellaigue a Parigi e lavora alla Cinémathèque. Nello stesso anno incontra André Breton, appena rientrato dall'America, Matta, Victor Brauner, Jacques Hérold e tutti quelli che gravitano intorno ai surrealisti e soprattutto il Dr. Pierre Mabille che avrà grande importanza nella sua vita futura.

1947 A 20 anni, lavorando alla Cinémathèque incontra grandi personaggi del mondo artistico e cinematografico: Cavalcanti, Musidora, Lotte Eisner, Marie Epstein, Julia Veronesi. Malgrado le difficoltà economiche si iscrive a psicologia alla Sorbona, segue i corsi di Lagache, Wallon. e contemporaneamente lavora a numerosi film con Henri Storck e a "Perséphone" de Luc de Heusch.

1949 Realizza  "Le Test du Village", film scientifico con la supervisione del Dr. Pierre Mabille.

1950 Quando rientra a Bruxelles alloggia al "Marais" sorta di bateau-lavoir artistico-letterario realizzato da Alechinsky in una vecchia casa della città e frequentato da tutti gli artisti del movimento Cobra. Pubblica scritti e articoli per diverse riviste e partecipa all'organizzazione del Festival del Film sperimentale e astratto di Knokke le Zoute. Sostiene Kenneth Anger.

1951 Prepara la grande mostra internazionale d'arte Cobra di Liegi con Pierre Alechinsky e in particolare si occupa del Festival del Film sperimentale e astratto. Tiene conferenze in molte città e fa conoscere in Europa il film di Hans richter "Dreams that money can buy" così come l'opera di Mc Laren. Si separa da Nadine Bellaigue.

1952 Incontra Antoinette Pétrov che diventerà la sua seconda moglie. Si stabilisce a Bruxelles.

1953 – 1956 Collabora a molti film con Henri Storck, Henri Kessels, Luc de Heusch tra cui "Jeu de Construction" di Henri Kessels; "Goût moderne" di Luc de Heusch; "Les Ports belges" di Henri Storck; "Le Festival de Cannes" di Luc de Heusch; "Pêcheurs flamands dans la tempête" di Henri Kessels e Serge Vandercam; "Ruanda" e "Fête chez les Hamba" di Luc de Heusch.

1956 In collaborazione con Luc de Heusch gira un film di 30 minuti su Michel de Ghelderode prodotto dalla Televisione belga, selezionato al Festival di Cannes del 1957.

1957 Lavora alla Cinémathèque francese e scrive opere purtroppo andate perdute tra cui due pièces teatrali "La Fourchette" e "Socrate". E' nominato segretario della Federazione Internazionale degli Archivi del Film.

1958 Nell'ambito delle manifestazioni organizzate per l'Esposizione Universale di Bruxelles, prepara una grande mostra dedicata al cinema francese a Charleroi. Louise Brooks vi era stata invitata da Henri Langlois. Lavora con Oleg Tourjansky e Philippe Rivier ad alcuni film che per mancanza di fondi non vengono realizzati. Divorzia da Antoinette Pétrov. Riprende a dipingere. Primo ricovero a Bruxelles.

1959  Lavora come decoratore nell'impresa del fratello Henri. Collabora con Henri Storck ad alcuni documentari ed è consigliere artistico per il film di Luc de Heusch e Jacques Delcorde su René Magritte.

1960 Ritorna a Parigi e continua a lavorare con Henri Langlois ma si invischia sempre più in quello che lui definisce "l'assurdo", dipinge e scrive freneticamente bevendo molto. Redige il "Journal d'un Délirium" e dipinge sperimentando varie tecniche e colori, cere, inchiostri, pastelli, coloranti alimentari e avanzi di colori a olio di Pierre Alechinsky. La maggior parte di questi lavori vengono dispersi, regalati, a volte neanche firmati. Apparentemente Jean Raine cerca la sua morte.

1961 Il 13 ottobre viene rimpatriato a Bruxelles da Pierre Alechinsky per un nuovo ricovero in ospedale molto drammatico con 21 giorni di coma da cui esce spossato ma determinato a rimettersi a lavorare. Mette in scena con alcuni malati diverse pieces teatrali tra cui un'opera di Ionesco e "Les Trois Chapeaux Claques" di Miguel de Mihura. I suoi studi di psicologia sono un prezioso bagaglio per aiutare gli altri.

1962 – 1965 Persuaso che la "cultura" è uno dei fondamenti esistenziali e terapia indispensabile per l'equilibrio delle persone lavora con Sankisha Rolin Hymans, terapista di gruppo incontrata in ospedale, alla fondazione del Club Antonin Artaud per il recupero di persone in difficoltà. Lavora intensamente, giorno e notte, alla gestione del Club, alla sua attività di pittore (che gli permette di guadagnare anche grazie all'aiuto di amici come Marcel Guttmacher) e a realizzare grandi dipinti a china. Vuole dimostrare che vi sono profonde differenze tra etica ed estetica, che essere surrealista è anche un modo di vivere ed in questo spirito ricontatta i vecchi amici  Magritte, Scutenaire, Florent Welles e soprattutto se ne fa di nuovi come Marcel Broodthaers. Aderisce alla Pop Art e in essa riscompre lo spirito di un movimento dal quale non si era mai distaccato veramente: il Dadaismo.

1965 Sposa Sankisha Rolin Hymans, da cui avrà il suo secondo figlio Pierre François.

1966 – 1968 Viaggio negli Stati Uniti dove la moglie segue un corso di specializzazzione e soggiorno di due anni a San Francisco. Lavora intensamente sperimentando nuovi materiali ed espone in molte città americane tra cui Los Angeles. Da questo momento la sua attività artistica avrà grande riscontro a livello internazionale.

1968 – 1972 Rientrato in Europa si trasferisce a Rochetaillée sur Saône, vicino a Lione dove Sanky insegna. Critici e stampa si interessano del suo lavoro, René Déroudille e Jean-Jacques Lerrant gli organizzano mostre a Lione e Parigi e Christiane Druguet et Jean-Jacques Lerrant realizzano per la Televisione francese un film intitolato "Rencontre avec Jean Raine". Stringe contatti con tanti amici vecchi e nuovi, Ivan Alechine, figlio di Pierre Alechinsky, Théodore et Marion Koenig, e con la colonia di artisti che trascorrono le vacanze in Italia a Calice Ligure tra cui Vincenzo Torcello con il quale nel 1973, realizza una serie di opere a quattro mani e pubblica poemi e testi teorici in "Agronomie et fausse réalité".

1974 – 1979 Vengono organizzate molte mostre di suoi lavori in Italia, Belgio, Francia. Christian Bussy realizza un reportage su Jean Raine per la televisione belga.

1980 Nel  1980, Frédéric Compain realizza un film importante su  "Jean Raine, artiste et modèle" che verrà trasmesso nel 1990 in occasione della prima emissione transoceanica di France 2.

1981 Il museo Cantonale di Losanna gli dedica una mostra dal titolo "Incontro con Jean Raine".

1984 Le Editions de la Différence pubblicano "Le Journal d'un Delirium" in occasione della mostra  di Villeurbanne  intitolata "Ouvres posthumes ou presque"

1986 Lavora ad una serie di stampe per tessuto e a grandi opere per una mostra a New York. Muore la notte del 29 giugno lasciando una vasta produzione di dipinti, testi teorici, scritti e poemi che verranno pubblicati solo postumi.

Dopo la sua morte l'arte di Jean Raine continuerà a viaggiare per il mondo, ad essere esposta in gallerie private e pubbliche, ad essere acquisita da fondazioni e musei. Nel 2004 gli viene dedicata una scuola a Rochetaillée-sur-Saône. Nel 2006 il Museo d'Arte Moderna di Ostenda gli ha dedicato una monumentale retrospettiva.

Chi volesse saperne di più può visitare il sito ufficiale di Jean Raine

http://www.jeanraine.org

 

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