Eligio Cesana - in Essere n. 2 - 1966

Fra le proposte di giovani, merita menzione lo “specchio” di Gianni Secomandi come esempio di ready-made in funzione squisitamente di simbolo: dislocato entro una superficie strutturata come base armonica, lo specchio risulta significante non soltanto come fatto materico sorprendente,per la sua capacità di introdurre una dimensione cinetica entro una struttura rigida, ma come evento segnico per la sua peculiare funzione simbolica. Lo specchio si pone infatti come la rappresentazione della possibilità del fruitore di partecipare all’esistenza del quadro, accentrando il suo interesse visivo sul segno emblematico di queste possibilità.

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