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Claudio Abrignani - antologia critica

"...E' indubbiamente un artista che sa maneggiare il pennello, non è affatto il solito dilettante più o meno autodidatta per il quale l'attività pittorica è un passatempo "dopolavoristico". Come si fa a capire? E' impossibile spiegarlo in poche parole; come si fa a dimostrare in due righe che il medico o il prestinaio adoperano il cacciavite in maniera diversa dal meccanico professionista?
Le opere di Claudio Abrignani sono eseguite con colori delicati e talvolta armoniosissimi; non è importante tuttavia in essa la struttura portante dalla quale è nato l'astrattismo. Quella struttura portante di cui parlo è importante anche nei paesaggi, nelle nature morte e nelle pitture propriamente figurative; in questi tipi di pittura tuttavia, il punto di partenza è (normalmente) il racconto mentre nell'arte astratta il punto di partenza è anche la conclusione. Le opere di Abrignani vanno segnalate soprattutto per il loro valore cromatico, opere dai colori armoniosi, delicatissimi; l'autore è giovane e va tenuto d'occhio".

Mario Radice marzo 1980

"I lavori di Claudio Abrignani sono apparizioni di natura che si equilibrano fra due estremi; uno spirito di ribellione, in virtù del quale l'artista tende ad entusisasmarsi nell'impeto delle notazioni e il senso di un equilibrio, che non a posteriori, ma appena dopo l'istante dell'accensione, porta l'opera in fieri all'opposto, nell'araldica di una grafica consumata. Negli acquerelli, dialetticamente chiarificatore è il contrappunto segnico, che è consumato in poche architetture e con sobria colorazione".

Marcello Venturoli

 

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