Marco Anello


Marco Anello
"Una per Volta"
diapositiva - tecnica mista 1997
mm. 24 x 36

Una per Volta

"La mente dell'uomo è capace di tutto perché c 'è in essa ogni cosa, tutto il passato e tutto il futuro"

(Joseph Conrad).

Colui che inventa. La fatica, lo studio, l'intuizione, l'applicazione. Sembra tutto un po' fantastico, irreale, appartenente ad un mondo al di fuori di noi, che di colpo in un momento ben preciso si fa sentire, si insinua nei nostri pensieri, nelle nostre azioni, e poi quasi come in un gesto eroico si "presenta" e comincia ad esistere. Ecco qui la potenza di un atto, di un gesto, della lunga elaborazione di un pensiero. E' forse anche questa arte? Cosa è allora l'arte? Probabilmente si potrebbe dire che è tutto ciò che aggiunge qualcosa di nuovo alla nostra vita, la "nascita" di un altro punto di vista, la capacità di stupirsi e far stupire, la capacità di vedere ciò che ancora non esiste. E' allora interessante una riflessione sul rapporto tra arte e scienza, sulla creazione, l'intuizione, la scoperta, il vuoto iniziale contrapposto al gesto finale; come e cosa muta della nostra vita attraverso la scoperta scientifica e l'atto artistico. Sono queste delle riflessioni su ciò che può unire le espressioni e la capacità dell'uomo nel suo essere nella storia e nel mondo, la volontà e la necessità di andare sempre al di là, oltre un confine che si allontana sempre di più, che a volte ci sembra di poter raggiungere ma che per fortuna è sempre lì: sempre più vicino e nello stesso tempo sempre più lontano.

Nelle giornate dedicate ad Alessandro Volta, è proprio questo legame teorico che caratterizza i miei lavori presenti nella Galleria "Il Salotto" ed è tutto ciò che mi ha dato lo stimolo per proporre le mie opere come potete vederle visitando la galleria. La mia idea è stata quella di lavorare direttamente sulla diapositiva. Su questo supporto nasce il gioco di sovrapposizioni di carte, a volte con colori piatti, altre con colori sfumati; il loro intersecarsi, ritrovarsi l'uno sull'altro, unirsi nella sovrapposizione. E quindi attendere di essere proiettate su una parete, con l'intervento della luce: azione questa che ripropone sulla grande dimensione ciò che inizialmente è "micro" solo sulla diapositiva. Ecco che i colori diventano più forti, escono fuori quei parlicolari prima impercettibili, tutto acquista una nuova forza. La forza della luce dà la possibilità a questo potenziale di esprimersi in un modo nuovo rispetto alla creazione; la sovrapposizione delle carte e dei colori diventa ancora più evidente e lascia trasparire giochi ed emozioni nuove. Ciò che esiste inizialmente solo sulla diapositive, grazie alla potenza della luce elettrica esce fuori, esiste anche all'esterno ed è fruibile. Il "miracolo" è avvenuto, solo un interruttore potrebbe rompere l'incantesimo. Possiamo noi uomini del XX secolo gridare ancora al miracolo per un evento simile? La conoscenza, l'acquisizione quasi genetica delle trasformazioni tecnologiche ci rendono immuni dallo stupore per un evento così scontato e ormai naturale. Ed ecco invece che anche un atto artistico vive grazie all'intervento di un elemento tecnologico, grazie all'intuizione di un'altra serie di atti creativi che lo hanno reso possibile.

La mia dedica ad Alessandro Volta si esprime nel presentarle "Una per Volta".

Marco Anello


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