Archivio Attivo Arte Contemporanea
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COSMOGONIE
il grande mistero dell’universo esplorato da
Paolo Barlusconi
progetto culturale interdisciplinare a cura di Michele Caldarelli
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Palazzo
del Turismo Millepini - Asiago (Vicenza) PROGRAMMA INTRODUZIONE A COSMOGONIE L’ARGOMENTO del progetto è il COSMO. Un cosmo inteso come MULTIVERSO visto, letto e interpretato mettendo a confronto le più diverse teorie che via via vengono raccontate e spiegate in occasione di incontri, manifestazioni e convegni a carattere interdisciplinare. L’intenzione programmatica del progetto, qui ad Asiago alla sua undicesima tappa espositiva, è quella di sviluppare un clima di sinergia possibile fra le arti e le scienze che non trascuri alcuna disciplina e ne favorisca ispirazione reciproca proponendo interventi di fisici, astronomi, matematici, architetti, poeti, filosofi, astrofisici, botanici... IL SENSO del termine cosmogonia contiene il concetto di generazione e, relativamente a ciò, si vuole mettere in luce quanto siano interessanti sia le considerazioni di carattere scientifico sia le interpretazioni di carattere mitologico o fantastico. Gli spunti di confronto nascono pertanto dalle varie visioni del cosmo che la storia dell’uomo ha prodotto nei secoli. Quindi, buchi neri e stringhe cosmiche si pongono sullo stesso piano di stimolo creativo delle visioni del mondo delle civiltà mesopotamiche o precolombiane. LE OPERE esposte sono realizzate da Paolo Barlusconi con i materiali più disparati di uso quotidiano e di produzione industriale, utilizzati come elementi, segni alfabetici o grammaticali per articolare un racconto. Ogni opera viene creata, più che plasmando la materia secondo i principi della pittura o della scultura, provocando, agli occhi dell’osservatore, una sorta di passaggio di stato degli oggetti utilizzati, ponendo in comunicazione due universi paralleli attraverso una sorta di paradosso. Concentrando l’attenzione sulla forma semplice, propria degli oggetti, resa irriconoscibile ad un primo esame, trasformandola in qualcosa di enigmatico e completamente nuovo. L’estro creativo però non è lasciato al caso... ogni opera viene anzi elaborata tenendo presenti regole e funzioni geometrico-matematiche di proporzionamento (la Sezione Aurea, ad esempio) in base alle quali tutto viene strutturato secondo rapporti di equilibrio la cui ragion d'essere è scandita dai numeri. Operando così una rivisitazione degli oggetti a livello formale, a prescindere dalla loro funzionalità, ogni elemento diventa il mattone, il modulo con il quale viene creata l'opera; si potrebbe parlare di una metamateria, cioè di una materia che va oltre la propria funzione originaria, oppure, anche di una trasfigurazione dell'oggetto di uso comune. L'OSSERVATORIO L'Osservatorio Astrofisico di Asiago
sorge su un colle, tra i verdi prati dell'Altopiano di
Asiago, a 1045 metri di altezza, circondato e protetto da una folta
abetaia. Gli edifici principali furono progettati dall'architetto
Daniele Calabi negli anni '30, in uno stile molto particolare che
lo rende ancora oggi uno dei siti astronomici più affascinanti al
mondo. Nell'ampia area sorgono la cupola del telescopio Galileo con
la control room, l'edificio dell'officina meccanica, la palazzina
degli uffici, e le foresterie per gli ospiti. La sede ospita anche
la cupola del telescopio Schmidt dell'Osservatorio Astronomico di
Padova costruito nel 1967, utilizzata attualmente come Sala Multimediale
per le visite didattiche aperte al pubblico, dopo che il telescopio
è stato spostato nella stazione osservativa di Cima Ekar nel 1992.
La sede di Cima Ekar, ad una altitudine di 1350 m, a poco meno di
4 km in linea d'aria dalla sede storica dell'Osservatorio, ospita
ora tutta la strumentazione principale dell' Osservatorio Astronomico
di Padova (INAF). Venne fondata nel 1973 con l'inaugurazione del maggiore
strumento ottico su suolo italiano, il telescopio riflettore da 182
cm di diametro "Copernico", e ospita anche il telescopio Schmidt da
40/50 cm e il telescopio Schmidt da 67/92 cm, tutt'ora il più grande
del suo genere in Italia. per
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