Archivio Attivo Arte Contemporanea
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Galleria d'Arte Il Salotto via Carloni 5/c - Como - archivio storico documentativo

CHIACCHIERE LUNATICHE
RICORDI - RIFLESSIONI - PROGETTI - RACCONTI - DOCUMENTI

 

"SIDEREUS NUNCIUS - BIBLIOTECA DI BABELE Vol.9 "

 Acrilici su legno, carta, sassi, cm 17x30 chiusa - cm 34x30 aperta, 2014

2014

 di

EMILIO ALBERTI


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CHIARDILUNA

E’ notte. Cammino lungo una strada a strapiombo nel buio. Auto passano invisibili dietro i fari abbaglianti, lampi improvvisi che mi sfiorano con un sibilo sferzando l’aria. Oltre la strada, al limite del dirupo, la percezione di un’eco dilatata e profonda. Nera. Come se il Nulla avesse qui la sua origine.
Odore di pioggia e di muschio. Cammino a lungo incespicando in grovigli di rovi che mi graffiano gambe e mani, mentre una leggera bruma mi vela lo sguardo con volute turbinose. Salgo sul muretto al limite della carreggiata e proseguo in equilibrio con l’incedere di un automa.
Più avanti oltre una curva intravedo una figura seduta rivolta verso l’oscurità. Mi avvicino e riconosco la donna dai folti riccioli scuri già incontrata non ricordo dove. Mi sorride e dice qualcosa ma non capisco. Mi chino per ascoltare meglio ma il sibilo delle auto si è fatto assordante. Indica con la mano tesa. Il suo corpo sembra emanare una tenue fluorescenza. Guardo nella direzione del suo dito oltre la sagoma indistinta delle colline ma non vedo altro che nebbia e buio. Quando mi volto di nuovo è sparita. Una corsa per cercare di raggiungerla ma non vedo nessuno davanti a me. Gocce impercettibili mi bagnano il viso.
Ora corro a perdifiato lungo una linea sottile tracciata col gesso ma che ferisce come una lama affilata. Corro in una pianura assolata. Sono io stesso velocità e moto perpetuo. Sono la sintesi del movimento e dell’energia che non si ferma mai. Sono il guerriero ateniese sulla piana di Maratona. Sono un meteorite lanciato verso l’estremo limite dell’universo. Sono il nucleo impazzito dell’atomo alla sua prima fissione. Sono il lampo di un flash. Sono l’ultimo mammut in corsa nella landa ghiacciata. Il tic tac di un orologio.
Inciampo nei rovi e cado oltre il muro, un lungo volo al rallentatore… adesso sono un’astronauta alla deriva nello spazio, perso in un buio senza fine.
Mi ritrovo su una spiaggia. Mare e cielo di un viola intenso come attraverso un filtro colorato. Sabbia calda tepore di corpo di donna. Il mare ne ritma il respiro. Pulsare caldo di sangue. C’è un ritmo tutto intorno a me e anch’io ne faccio parte.
In alto la donna è ancora seduta sul muro, gli occhi fissi come se aspettasse qualcosa, forse un segnale. Poi all’improvviso si alza, spicca un balzo nel vuoto e svanisce in direzione delle colline. Guardo oltre le loro sagome scure. Il cielo ha assunto pallidi riflessi argentati, una tenue fluorescenza va diffondendosi intorno. Sensazione di attesa come di un evento fatidico incombente.
Per un attimo è come se ogni cosa trattenesse il respiro con me.
Poi finalmente appare!... Luminoso, gigantesco, regale nel suo magico splendore: il disco argenteo della luna.
Emilio Alberti
per chiacchierare con la luna scrivere o inviare materiali a
miccal@caldarelli.it

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