Caglio (Como) - il territorio - mete turistiche e di svago - la ricettività alberghiera - i servizi - i trasporti


Piccola Guida di Caglio

Caglio dal nome gentilizio Callius o da Calleus. Non si conosce molto riguardo alla storia di Caglio, ma certamente questa località seguì in tutto e per tutto le vicende relative alla Pieve di Asso, di cui fece parte fino al 1300, quindi anche durante il periodo in cui la Pieve venne infeudata ai Vescovi di Milano (dall’800 al 1400). Successivamente, con tutta la Vallassina, divenne feudo dei Visconti che la consegnarono nel 1409 a Facino Cane. I Signori che fecero seguito a ques’ultimo furono i Dal Verme, importanti soldati di ventura, i Fregoso ed infine nel 1533, gli Sfondrati, fino al 1788. Dal 1928 al 1947 Caglio fu aggregato per legge ai Comuni di Rezzago e di Sormano e tutte e tre le località formarono insieme il Comune di Santa Valeria. Il nome di questa nuova comunità era tratto dalla piccola e bellissima Chiesa Medioevale dedicata ai Santi Vitale e Valeria, con architettura a croce greca. Da alcuni documenti cartacei si sa che nell’anno 1466 Caglio aveva annesso il Casale detto "Mazzano" che purtroppo, a causa di un incendio, venne distrutto e non più ricostruito. La parrocchia di Caglio è dedicata ai SS. Gervaso e Protaso e fu edificata nel 1660 (festa patronale il 19 giugno). Il pianoro di Santa Valeria, per le sue particolari vedute naturalistiche, attirò l’attenzione di molti pittori, e tra gli altri ospitò la figura del grande artista Giovanni Segantini, che, nel 1885 dopo aver lasciato Carella (Eupilio), vi soggiornò traendone particolare ispirazione per i suoi quadri. Qui, proprio nell’autunno del 1885 dipinse il famoso quadro "Alla Stanga" che gli valse una medaglia d’oro all’esposizione di Amsterdam, riconoscimenti e l’acquista da parte della Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, dove lo si può ammirare a tutt’oggi. Il dipinto segnò una svolta decisiva nella vita di Segantini, facendolo conoscere a livello internazionale, e contrassegnò la sua evoluzione artistica dal periodo naturalistico e quello simbolista.

Caglio dista 30 Km da Como e 60 da Milano, piccolo e caratteristico paese montano posto a 850 mt. sul livello del mare. In posizione elevata ad Est del monte Palanzone, si anima notevolmente di turisti durante il periodo estivo ed invernale. In posizione privilegiata per i suoi aspetti naturali offre un ambiente particolarmente riposante e la possibilità di numerose escursioni. Oltre all’oratorio di San Giuseppe ed alla cappella della Beata Vergine del Carmine, detto anche dei morti della pianura perché vi venivano sepolte le vittime delle pestilenze, di notevole importanza è il santuario della Madonna di Campoè, del sec. XVI posto a circa 1 Km. dal paese, meta di pellegrinaggi, di cui si celebra la festa nella prima domenica di luglio. Con Sormano e Rezzago forma il territorio denominato "Monti di sera".

Caglio si raggiunge da Como via Erba, Canzo, Asso , lasciando la provinciale in località Maglio di Asso per proseguire per Rezzago e Caglio oppure da Milano prendendo la superstrada per Lecco, uscita Erba e poi Canzo, Asso, Rezzago, Caglio.


Per maggiori informazioni su Caglio potete leggere cosa hanno scritto

Giuseppe De Bortoli
Caglio story

Antonio Amaduzzi e Angelo Longoni
Caglio e dintorni - Un viaggio storico turistico nella Vallassina pittoresca

AAVV - Il Santuario di Campoè in Caglio
Una storia scritta nella vita di una comunità


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