Archivio Attivo Arte Contemporanea
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Galleria d'Arte Il Salotto via Carloni 5/c 22100 Como
ANIMA-LI

mostra tematica interdisciplinare
21 febbraio al 1 aprile 2004

 

Fernando Rea
Pesce segnale
legno e corda - 1977
altezza cm. 165 (particolare)


Vorrei annotare, del lavoro di Fernando Rea in questi ultimi anni, soprattutto tre aspetti che me ne sembrano salienti: la pittura, la scultura, l’esperienza teatrale. Sono tre aspetti sfalsati cronologicamente, in certo modo persino consecutivi, e che tuttavia vanno letti in modo fra loro complementare, in quanto aspetti diversi di un’esperienza che vuole essere aperta e non affermarsi per identità ma progressivamente per diversità di ricerca. (...) Da diversi anni la pittura di Rea ha per proprio tema tipico l’incontro con la natura vegetale e animale, inteso come episodio mascroscopico, quasi iconico, e non in senso animistico.
L’ambiguità vi è volutamente sottile fra verità naturale e rappresentazione artificiale. In realtà Rea non è naturalista, nel senso di una tradizione di rapporto sensitivo-percettivo con la natura vegetale e animale. Il suo rapporto è invece di ordine appunto iconico. In questo senso Rea esprime un suo primitivismo, rifonde in certo modo lo schematismo légeriano, come ipotesi di visione moderna, sul tema naturale. In certo modo Léger riportava l’uomo e la natura allo schematismo protomeccanico. Qui invece, per Rea, si tratta di riportare alla natura una visione elementare quasi protomeccanica. In certo modo analogo è il denominatore di schematismo primitivistico: ma alla macchina qui è subentrata la natura, la giungla, sia pure domestica, centroitaliana. Del resto quel suo riporto sul tema natura ha una precisa connessione sociologica e antropologica. Questa pittura di Rea nasce infatti, dopo personali esperienze astratte costruttiviste, e poi di materismo gestuale informale, quindi di espressionismo neofigurativo e infine di neofigurazione post-pop, in una situazione topografico (...)

Enrico Crispolti - 1978

Fernando Rea è nato ad Isola Liri nel 1935, vive e lavora a Frosinone Diplomato all’Istituto d’Arte di Roma, ha insegnato Discipline Pittoriche al Liceo Artistico di Frosinone. Comincia a dipingere nel 1952. Nel 1961 è premiato con medaglia d’oro alla I Mostra degli Artisti Ciociari, Palazzo delle Esposizioni, Roma. Nel 1963 è stato tra i fondatori del Gruppo 5 di Nuova Realtà, che con una ricerca sulla densità dell’immagine e i suoi significati ha incarnato in maniera esemplare i fermenti intelettuali, le ideologie politiche e impegno sociale di quegli anni cruciali. Nel 1966 è premiato con medaglia d’oro al Prix Segnatures di Cannes A partire dagli anni settanta il suo interesse si è aperto alla scultura, tanto che i temi affrontati nei cicli Giungla mediterranea, gli hanno ispirato la creazione di singolari oggetti plastici realizzati con latta, ferro, legni, spaghi e cartoni. Al 1976 risale la pubblicazione della monografia Rea a cura di Enrico Crispolti. L’interesse per il linguaggio della plastica lo ha poi portata a Pietrasanta per realizzare lavori in marmo. Ai primi anni ottanta risale il suo interesse per l’ermetismo e l’alchimia e la partecipazione alla Narciso Arte. E’ del 1978 la sua personale alla Galleria Il Salotto di Como. Nel 1981 Duilio Morosini lo segnala sul Bolaffi Scultura. A partire dalla prima metà degli anni ‘80 comincia l’esperienza della scultura in marmo presso le cave di Pietrasanta. Ne 1988 il comune di Frosinone colloca nel centro storico una sua opera scultorea: La Fontana Alchemica. La provincia di Frosinone gli dedica. nel 1990, la monografia La Pittura quale cerchia sacrale, a cura di Vincenzo Perna, Nel 1992 lo Studio di Val Cervo di Roma edita la monografia Fernando Rea il convito degli dei curata da Carmine Benincasa e Loredana Rea. Nel 1993 esegue, per la chiesa di Santa Maria Goretti di Frosinone, le vetrate e i portali monumentali. Nello stesso anno redige il Manifesto della Mitarte e da quell’anno tutta la sua sperimentazione linguistica ruota intorno a mito, inteso come strumento privilegiata di conoscenza delle radici originarie della cultura occidentale. Nel 1995 realizza e colloca il grande quadro per la Camera di Commercio di Frosinone Il Trionfo di Dioniso. Nel 1999 vince il Concorso per un’opera d’arte nella Casa Circondariale di Rossana Calabra. Il Comune di Torrecuso, nel 2000 gli allestisce un’antologica nel Palazzo Caracciolo a cura di Elio Galasso. Nello stesso anno Giorgio di Genova lo inserisce nella sua Storia dell’Arte Italiana Generazione anni30 - Edizioni Bora Bologna. E’ inoltre, vincitore del Concorso dei Gonfaloni del Corpus Domini nell’anno del Giubileo. Nel 2001 il Museo Bargellini di Piave di Cento(BO) acquisisce tre opere pittoriche significative dell’artista, nella collezione permanente del museo. Nell’estate del 2003 ha realizzato una Fontana monumentale per la Piazza del Duomo di Frosinone. Fin dalla seconda metà degli anni cinquanta ha ordinato personali in gallerie pubbliche e private. Le sue opere si trovano in gallerie private e collezioni pubbliche italiane e straniere.

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