Fernando Rea
Pesce segnale
legno e corda - 1977
altezza cm. 165 (particolare)
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Vorrei
annotare, del lavoro di Fernando Rea in questi ultimi anni, soprattutto
tre aspetti che me ne sembrano salienti: la pittura, la scultura,
l’esperienza teatrale. Sono tre aspetti sfalsati cronologicamente,
in certo modo persino consecutivi, e che tuttavia vanno letti in modo
fra loro complementare, in quanto aspetti diversi di un’esperienza
che vuole essere aperta e non affermarsi per identità ma progressivamente
per diversità di ricerca. (...) Da diversi anni la pittura di Rea
ha per proprio tema tipico l’incontro con la natura vegetale e animale,
inteso come episodio mascroscopico, quasi iconico, e non in senso
animistico.
L’ambiguità vi è volutamente sottile fra verità naturale e rappresentazione
artificiale. In realtà Rea non è naturalista, nel senso di una tradizione
di rapporto sensitivo-percettivo con la natura vegetale e animale.
Il suo rapporto è invece di ordine appunto iconico. In questo senso
Rea esprime un suo primitivismo, rifonde in certo modo lo schematismo
légeriano, come ipotesi di visione moderna, sul tema naturale. In
certo modo Léger riportava l’uomo e la natura allo schematismo protomeccanico.
Qui invece, per Rea, si tratta di riportare alla natura una visione
elementare quasi protomeccanica. In certo modo analogo è il denominatore
di schematismo primitivistico: ma alla macchina qui è subentrata la
natura, la giungla, sia pure domestica, centroitaliana. Del resto
quel suo riporto sul tema natura ha una precisa connessione sociologica
e antropologica. Questa pittura di Rea nasce infatti, dopo personali
esperienze astratte costruttiviste, e poi di materismo gestuale informale,
quindi di espressionismo neofigurativo e infine di neofigurazione
post-pop, in una situazione topografico (...)
Enrico
Crispolti - 1978
Fernando
Rea è nato ad Isola Liri nel 1935, vive e lavora a Frosinone
Diplomato all’Istituto d’Arte di Roma, ha insegnato Discipline Pittoriche
al Liceo Artistico di Frosinone. Comincia a dipingere nel 1952. Nel
1961 è premiato con medaglia d’oro alla I Mostra degli Artisti Ciociari,
Palazzo delle Esposizioni, Roma. Nel 1963 è stato tra i fondatori
del Gruppo 5 di Nuova Realtà, che con una ricerca sulla
densità dell’immagine e i suoi significati ha incarnato in maniera
esemplare i fermenti intelettuali, le ideologie politiche e impegno
sociale di quegli anni cruciali. Nel 1966 è premiato con medaglia
d’oro al Prix Segnatures di Cannes A partire dagli anni settanta il
suo interesse si è aperto alla scultura, tanto che i temi affrontati
nei cicli Giungla mediterranea, gli hanno ispirato la creazione di
singolari oggetti plastici realizzati con latta, ferro, legni, spaghi
e cartoni. Al 1976 risale la pubblicazione della monografia Rea a
cura di Enrico Crispolti. L’interesse per il linguaggio della plastica
lo ha poi portata a Pietrasanta per realizzare lavori in marmo. Ai
primi anni ottanta risale il suo interesse per l’ermetismo e l’alchimia
e la partecipazione alla Narciso Arte. E’
del 1978 la sua personale alla Galleria Il Salotto di Como.
Nel 1981 Duilio Morosini lo segnala sul Bolaffi Scultura. A partire
dalla prima metà degli anni ‘80 comincia l’esperienza della scultura
in marmo presso le cave di Pietrasanta. Ne 1988 il comune di Frosinone
colloca nel centro storico una sua opera scultorea: La Fontana Alchemica.
La provincia di Frosinone gli dedica. nel 1990, la monografia La Pittura
quale cerchia sacrale, a cura di Vincenzo Perna, Nel 1992 lo Studio
di Val Cervo di Roma edita la monografia Fernando Rea il convito degli
dei curata da Carmine Benincasa e Loredana Rea. Nel 1993 esegue, per
la chiesa di Santa Maria Goretti di Frosinone, le vetrate e i portali
monumentali. Nello stesso anno redige il Manifesto della Mitarte e
da quell’anno tutta la sua sperimentazione linguistica ruota intorno
a mito, inteso come strumento privilegiata di conoscenza delle radici
originarie della cultura occidentale. Nel 1995 realizza e colloca
il grande quadro per la Camera di Commercio di Frosinone Il Trionfo
di Dioniso. Nel 1999 vince il Concorso per un’opera d’arte nella
Casa Circondariale di Rossana Calabra. Il Comune di Torrecuso, nel
2000 gli allestisce un’antologica nel Palazzo Caracciolo a cura di
Elio Galasso. Nello stesso anno Giorgio di Genova lo inserisce nella
sua Storia dell’Arte Italiana Generazione anni30 - Edizioni Bora Bologna.
E’ inoltre, vincitore del Concorso dei Gonfaloni del Corpus Domini
nell’anno del Giubileo. Nel 2001 il Museo Bargellini di Piave di Cento(BO)
acquisisce tre opere pittoriche significative dell’artista, nella
collezione permanente del museo. Nell’estate del 2003 ha realizzato
una Fontana monumentale per la Piazza del Duomo di Frosinone. Fin
dalla seconda metà degli anni cinquanta ha ordinato personali in gallerie
pubbliche e private. Le sue opere si trovano in gallerie private e
collezioni pubbliche italiane e straniere.