CRICETO
di Luigi Picchi
Il palpito tentacolare dei baffi
è gioco soffice e sottile, quasi
solletico di felpata inquietudine
che sa angusto ogni territorio,
mentre il sonno ovattato è quello
d’un saggio, innocente ai casini
dell’habitat umano, abile d’atavica
letargia che è un inconscio snobbare
vani travagli. Lo sguardo intenso
e saturo di notte deforma spazio
in antro oblungo di platonica
memoria. Vorrei dirti, allora,
quanto sei fortunato ad essere
piccolo e snodabile, guizzante
di taciti, improvvisi movimenti
che par ti sospendano. A te basta
poco a sistemarti, un pertugio
non fa problema, semplice
il mondo su tua misura,
qualcosa a poco a poco
da smontare e portar via
a rosicchi nelle ben capienti
guance-marsupio.
Luigi Picchi
è nato a Como l’8 dicembre 1969, si è laureato nel
1993 in Lettere moderne all’Università Cattolica del S. Cuore
di Milano, con una tesi su Ettore Cozzani (estratto pubblicato in
Otto/Novecento, XIX, 1, 1995).
Insegna italiano e latino al Liceo Scientico P. L. Nervi
di Morbegno dove attualmente vive.
Ha pubblicato poesie nell’antologia Campi d’esistenza (Milano,
1995, pp.51-115) e traduzioni dal francese (Max Jacob) – in Traslazioni
affrancate. Traduzioni poetiche (Milano, 1996, pp.135-161).
Una sua silloge poetica Tempo minore è uscita per
i tipi di Città di vita (Firenze, 1996), ristampata
nel 1998. Ha inoltre pubblicato Giovanni Valassina: prete scrittore
poeta (Dialogolibri, Olgiate Comasco, 1998), Carla Porta
Musa, una lunga giovinezza (Dialogolibri, Olgiate Comasco, 1999),
A un uomo del futuro, La poesia di Inisero Cremaschi ( Gazebo,
Firenze, 2001). Ha collaborato e collabora con saggi critici, testi
creativi, traduzioni e recensioni alle riviste Città di
Vita, Il Ragguaglio Librario, Galleria, La
Clessidra, Future shock, Il Banco di Lettura.